Ho trovato questi documenti:
- Una parafrasi in forma di riassunto.
" Il violento colpo di Apollo stordì Patroclo, e il corpo perse vigore: a tradimento un eroe troiano lo colpì con l’asta, costui era Euforbo di Pantoo che primeggiava sui coetanei per l’abilità nel lanciare l’asta e nel cavalcare e per la velocità nella corsa, uccise venti guerrieri appena giunse ad apprendere l’arte della guerra. A te per primo Patroclo lanciò l’asta, ma non ti uccise e scappò dopo aver ripreso l’asta di faggio: non ti seppe affrontare anche se ormai indifeso. Ma Patroclo, vinto dal colpo infertogli da Apollo e dalla lancia di Euforbo, cercò di riparare tra i compagni per evitare la morte. Ettore, come vide Patroclo nascondersi ferito dal bronzo, gli saltò addosso e lo trafisse al basso ventre. Cadendo fece un rumore sordo che straziò il cuore dell’esercito acheo. Come quando un leone vince un cinghiale indomabile – essi hanno combattuto aspramente sui monti per una piccola pozza d’acqua: volevano bere entrambi – così il leone vince l’altro che rantola; così Patroclo, che molti uccise, fu privato della vita da Ettore ed egli gli disse parole sfuggenti: “ Patroclo, tu speravi di distruggere la nostra città, e rendere schiave le donne troiane, condurle con le navi nella tua patria, stolto! "
- Una parafrasi, però dal rigo 777 al rigo 810:
" 777-810
e fino al momento in cui il sole era in cielo(quindi era giorno) da entrambe le parti si scoccavano le frecce infuocate e la gente moriva,ma quando il sole si posò(quindi scese la sera) nell'ora in cui i buoi finiscono di lavorare, gli achei erano più forti,e e tirarono fuori dal carro Cebrione,che non sentiva le urla dei Teucri,e lo privarono delle armi. Patroclo si scagliò per tre volte contro i troiani,pensando ad una sconfitta(quella dei troiani!)ed era così simile ad ares ardente che gridando paurosamente ammazzò 27 uomini(9x3). ma quandò si scagliò per la quarta volta,che sembrava un dio, a te,Patroclo,si prospettò la tua morte:Apollo gli andò contro tramando,ma (patroclo)non lo vide arrivare nella mischia;(infatti Apollo) gli andò incontro celato da molta nebbia.E si fermò dietro Patroclo,gli colpì la schiena e le spalle larghe : a Patroclo girarono gli occhi.
Apollo gli fece cadere l'elmo dalla testa che suonò rotolando con la visiera abbassata sotto gli zoccoli dei cavalli, i pennacchi si sporcarono di sangue e di polvere : ma prima non era mai stato possibile ciò perché l'elmo apparteneva ad un uomo dalla bella fronte: Achille, e gli proteggeva la testa: ma allora Zeus lo donò ad Ettore affinché lo portasse sulla sua testa: e la morte gli era vicina.l'asta dall'ombra lunga(epiteto), pesante, solida,grossa,appuntita che era in mano a Patroclo, si spezzò: e dalle sue spalle cadde a terra lo scudo insieme alla cinta di cuoio , e il dio Apollo, figlio di Zeus, gli slacciò la corazza.Svenne, le sue membra si afflosciarono e si fermò esterrefatto: venne colpito tra le spalle da un eroe troiano, Euforbo di Pantoo che tra i suoi coetanei si distingueva per la bravura con l'asta, per i cavalli e per la corsa.gettò giù dai cavalli venti guerrieri quando arrivò col cocchio a combattere per la prima volta. "
Questa, invece, dovrebbe essere tutta la parafrasi dal rigo 777 al rigo 810:
" e fino al momento in cui il sole era in cielo(quindi era giorno) da entrambe le parti si scoccavano le frecce infuocate e la gente moriva,ma quando il sole si posò(quindi scese la sera) nell'ora in cui i buoi finiscono di lavorare, gli achei erano più forti,e e tirarono fuori dal carro Cebrione,che non sentiva le urla dei Teucri,e lo privarono delle armi. Patroclo si scagliò per tre volte contro i troiani,pensando ad una sconfitta(quella dei troiani!)ed era così simile ad ares ardente che gridando paurosamente ammazzò 27 uomini(9x3). ma quandò si scagliò per la quarta volta,che sembrava un dio, a te,Patroclo,si prospettò la tua morte:Apollo gli andò contro tramando,ma (patroclo)non lo vide arrivare nella mischia;(infatti Apollo) gli andò incontro celato da molta nebbia.E si fermò dietro Patroclo,gli colpì la schiena e le spalle larghe : a Patroclo girarono gli occhi.
Apollo gli fece cadere l'elmo dalla testa che suonò rotolando con la visiera abbassata sotto gli zoccoli dei cavalli, i pennacchi si sporcarono di sangue e di polvere : ma prima non era mai stato possibile ciò perché l'elmo apparteneva ad un uomo dalla bella fronte: Achille, e gli proteggeva la testa: ma allora Zeus lo donò ad Ettore affinché lo portasse sulla sua testa: e la morte gli era vicina.l'asta dall'ombra lunga(epiteto), pesante, solida,grossa,appuntita che era in mano a Patroclo, si spezzò: e dalle sue spalle cadde a terra lo scudo insieme alla cinta di cuoio , e il dio Apollo, figlio di Zeus, gli slacciò la corazza.Svenne, le sue membra si afflosciarono e si fermò esterrefatto: venne colpito tra le spalle da un eroe troiano, Euforbo di Pantoo che tra i suoi coetanei si distingueva per la bravura con l'a