Domanda:
10 puntiiii!!! leggeteee!!?
anonymous
2008-06-14 03:00:40 UTC
10 punti a ki riesce a trovarmi 1 ricerca nn molto lunga sui pannelli fotovoltaici xkè nn sn riuscita a trovarla.. anke se sapete qlks voi scrivetela..ok?? grz mille anticipatamenteee!!! 10 puntiiiii!! zauuuuu!!!
Cinque risposte:
anonymous
2008-06-14 03:13:29 UTC
Perché installare i pannelli solari fotovoltaici? Prima di tutto rispondiamo a questa semplice domanda in modo pratico e diretto:



* installare sul proprio tetto 8 metri quadri di pannelli fotovoltaici consente di abbattere per almeno 25 anni la propria spesa per l'energia elettrica.



* Il costo dell'installazione oscilla intorno ai 9-10.000 euro, in altre parole pari a una normale automobile utilitaria. Chiedendo diversi preventivi a più aziende installatrici il costo può anche essere anche inferiore rispetto a quanto indicato. Il rapporto prezzo/rendimento dei pannelli solari in trend discendente da anni.



* Esistono agevolazioni regionali per ottenere finanziamenti agevolati e contributi pubblici per affrontare la spesa iniziale. Molte Regioni hanno già attivato un bando per richiedere contributi o finanziamenti a fondo perduto.



L'energia solare è una risorsa pulita e rinnovabile, indispensabile per la vita sulla terra. L'energia solare ci offre anche una possibilità di liberarci dal peso della bolletta dell'elettricità e migliorare la qualità di vita.



Detto questo, possiamo approfondire il tema e scoprire cosa sono i pannelli fotovoltaici e come producono energia elettrica tramite la luce solare. Alcuni materiali come il silicio possono produrre energia elettrica se irragiati dall'energia solare. Una caratteristica fisica che ha consentito negli anni '50 di realizzare la prima cella fotovoltaica della storia dell'uomo, una cella in grado di produrre direttamente energia elettrica se esposta ai raggi del sole. Lo stesso nome "fotovoltaico" esprime in sè tutto il significato della scoperta, "foto" deriva da "luce", "voltaico" deriva invece da Alessandro Volta, inventore della batteria.



Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano un "modulo" (cd modulo fotovoltaico o modulo FV). I moduli sono collocati in serie nei pannelli da installare sui tetti delle abitazioni o in qualsiasi spazio esposto alla luce solare (terrazze, terreni, ecc.).



In Italia e nel mondo, i pannelli fotovoltaici stanno conquistando rapidamente il favore dei consumatori e delle famiglie. Il vantaggio è evidente, investendo in un impianto fotovoltaico casalingo si abbatte il costo dell'energia elettrica per almeno 25-30 anni e, nel momento in cui l'Italia approverà la normativa europea sul "conto energia", i proprietari di pannelli solari fotovoltaici potranno anche ottenere un reddito mensile netto (profitto) in funzione dell'energia elettrica prodotta dai pannelli.

I materiali come il silicio possono produrre energia elettrica se irragiati dalla luce solare. Una caratteristica fisica che ha consentito negli anni '50 di realizzare la prima cella fotovoltaica della storia dell'uomo. Lo stesso nome "fotovoltaico" esprime in sè tutto il significato della scoperta, foto = luce e voltaico = Alessandro Volta (inventore della batteria).



* I pannelli fotovoltaici sono installati sul tetto della propria abitazione o ovunque ci sia un'esposizione diretta ai raggi solari (es. terrazze, cortili, terreni ecc.).



* La luce solare è trasformata in energia elettrica alternata, usufruibile per tutte le normali attività domestiche.



* L'energia elettrica prodotta dai pannelli in eccesso, rispetto ai consumi, viene venduta alla società elettrica come credito da applicare sulla bolletta elettrica. Questo quadro si è ampliato radicalmente nel 2005, quando l'Italia ha approvato il primo "conto energia" in base al quale chiunque può rivendere l'energia prodotta dai pannelli solari ottenendo in cambio un reddito netto (profitto). Attualmente è concesso al massimo compensare il costo della propria bolletta elettrica.



Casa fotovoltaico energia



Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano un modulo fotovoltaico in grado di trasformare la luce solare direttamente in energia elettrica. Un modulo è costituito da 36 celle poste in serie e consente di produrre una potenza di circa 50 Watt. Ogni singola cella fotovoltaica (FV) può produrre circa 1,5 Watt di potenza a una temperatura standard di 25°C. L'energia prodotta dal modulo prende il nome di potenza di picco (Wp).



La modularità dei pannelli fotovoltaici consente una vasta flessibilità di impiego. Le celle possono essere combinate in serie sulla base delle reali esigenze energetiche dell'utenza o sulle caratteristiche della superficie destinata all'impianto.



L'energia elettrica in uscita dal modulo viene passa per dispositivi balance of system per adattare la corrente e trasformarla in corrente alternata tramite il sistema di inverter. L'energia così modificata è introdotta nella rete elettrica per alimentare il consumo di elettricità locale (sistemi isolati in case o imprese) o per essere computata a credito da uno speciale contatore del gestore della rete elettrica.

Come avviene la conversione della radiazione solare in energia elettrica.



Fin qui abbiamo descritto gli aspetti pratici. Facciamo adesso un passo indietro per descrivere gli elementi fisici che consentono il funzionamento di un pannello solare. Il flusso luminoso proveniente dal Sole (radiazione solare) investe il materiale semiconduttore del pannello solare, normalmente realizzato utilizzando il silicio. Gli atomi di silicio del pannello solare compongono un reticolato cristallino tridimensionale di forma tetraedrica in cui ognuno di essi mette in comune uno dei suoi quattro elettroni di valenza. L'elettrone in comune è quello con orbita più esterna mediante il quale avviene la conduzione elettrica. Gli altri tre elettroni con orbita più interna sono invece fortemente legati al nucleo dell'atomo e non partecipano alla conduzione. Allo stato normale gli elettroni esterni si trovano in una fase di valenza e non dispongono dell'energia sufficiente per condurre elettricità. Quando ciò si verifica l'elettrone passa dalla banda di valenza a quella di conduzione ed è libero di muoversi all'interno del reticolato grazie alla stretta vicinanza degli altri atomi di silicio. Nel passaggio di banda lascia dietro di sé una lacuna. Il movimento degli elettroni esterni in banda di conduzione e delle relative lacune continua fin quando è presente l'irraggiamento solare.

I semiconduttori



La differenza con i materiali conduttori e isolanti. I materiali conduttori possiedono elettroni esterni appartenenti alla stato di valenza e di conduzione. Per questa ragione conducono ottimamente l'elettricità. Le due bande sono sostanzialmente sovrapposte. Al contrario, i materiali isolanti hanno la banda di conduzione molto distante da quella di valenza. Nei semiconduttori gli elettroni sono allo stato di valenza (come nei materiali isolanti) ma la distanza con la banda di conduzione è minima. E' quindi possibile che un elettrone esterno passi temporaneamente dalla banda di valenza a quella di conduzione. Ciò avviene quando l'elettrone è investito da un flusso luminoso in grado di liberare gli elettroni più esterni. Per ogni elettrone passato alla banda di conduzione si lascia libera una lacuna nella banda di valenza. Come l'elettrone nella banda di conduzione anche la lacuna tende a spostarsi nella banda di valenza per effetto del campo elettrico comportandosi come una carica positiva.
°●¢нєяιє●°
2008-06-14 03:06:40 UTC
Il pannello fotovoltaico, chiamato anche modulo fotovoltaico è un particolare tipo di pannello solare che ha la capacità di generare corrente elettrica quando viene esposto alla luce del Sole.

Questa è anche la principale caratteristica che lo differenzia dal pannello solare termico che serve invece per produrre acqua calda a scopo sanitario ( igiene personale o lavaggio delle stoviglie ) o per il riscaldamento.

Purtroppo la tecnologia attuale ci permette di convertire in energia elettrica solo il 6 / 15 % dell'energia solare che colpisce il pannello fotovoltaico, mentre i pannelli solari termici riescono a convertire l'energia del Sole in acqua calda con rendimenti superiori all'80%.

L'altro difetto dei moduli fotovoltaici è il costo ancora molto elevato, probabilmente dovunto soprattutto all' ancora scarsa diffusione di questa tecnologia.



Queste doverose premesse sono state fatte per far capire fondamentalmente che per prima cosa è meglio installare un impianto solare per la produzione di acqua calda, e poi pensare anche all'eventuale impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, se non altro perchè per un impianto solare per acqua calda si spendono circa 1.500 - 3.000 Euro e si ricava energia dal sole pari a circa 1.500 - 3.500 Kwh all'anno di energia, mentre per un impianto a pannelli fotovoltaici si spendono 7.000 - 10.000 Euro e si ricavano 1.000 - 2.000 Kwh / anno.

Questi calcoli servono per dare un'idea generale dei costi, certo è che se si ha la possibilità di ricevere dei contributi Regionali o finanziamenti Statali per l'installazione di pannelli fotovoltaici, allora il discorso della produzione di corrente elettrica con i moduli fotovoltaici diventa fattibile ed interessante!



Un impianto di tipo fotovoltaico esteticamente si presenta in maniera molto simile rispetto a quello a pannelli solari termici a circolazione forzata, in quanto, anche in questo caso i moduli fotovoltaici vengono adagiati comodamente sul tetto e, visivamente, solo questo apparirà all'esterno della propria abitazione.

L'energia elettrica prodotta è normalmente a bassa tensione e a corrente continua, quindi per essere utilizzata nella nostra abitazione va trasformata in corrente alternata a 220 Volt: questo viene realizzato attraverso l'uso di uno strumento chiamato 'inverter'.

In estrema sintesi quindi un impianto a moduli fotovoltaici si compone di una serie di pannelli adagiati sul tetto, di un inverter e di un contatore fornito dall'ENEL che serve per immettere l'energia prodotta direttamente nella rete elettrica della nostra città. Questo contatore funziona però al contrario di quello normalmente installato nelle abitazioni: conta l'energia prodotta dai nostri moduli fotovoltaici e praticamente comunica all'Enel quanta energia abbiamo prodotto.

L'energia prodotta viene scalata da quella che consumiamo durante la notte o durante le giornate particolarmente nuvolose, quindi pagheremo all'Enel la sola differenza, o addirittura se produciamo più energia di quella che consumiamo potremmo teoricamente chiedere i soldi all'Enel, anche se questa possibilità è ancora in fase di definizione da parte dell'Enel e dello Stato Italiano ( occorre aggiornarsi comunque su questa possibilità )

Avremo quindi due contatori: uno che calcola i consumi, e uno che calcola l'energia prodotta dai moduli fotovoltaici, questa possibilità offerta dall'Enel ci permette di non dover investire in costose batterie, che altrimenti sarebbero necessarie per immagazzinare l'energia prodotta dai moduli fotovoltaici.



Di moduli fotovoltaici ne esistono principalmente di tre tipi, analizziamone le caratteristiche, i vantaggi e i difetti:



PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SILICIO AMORFO:

Il modulo fotovoltaico più economico, ma anche quello con il minor rendimento e, purtroppo, anche soggetto ad un degrado del rendimento nel tempo.

Questo tipo di pannello fotovoltaico si presenta come una lastra di vetro grigio/bluastra di colore uniforme, lo spessore è di pochi millimetri e, solitamente è dotato di una cornice in alluminio per conferire maggiore robustezza o maneggiabilità al modulo stesso.

In pratica un vetro trasparente speciale viene rivestito su di un lato, con vari passaggi, di silicio allo stato amorfo e di vari altri prodotti, al fine di creare un ottimo livello di impermeabilità e di isolamento elettrico.

Il lato trasparente è quello che si esporrà al Sole, mentre sullo strato opaco sono fissati dei profili di alluminio per il fissaggio al tetto. Dallo stesso lato partono i due fili che portano la corrente generata dal pannello solare all'impianto di trasformazione.

La tensione prodotta da ogni singolo modulo fotovoltaico è di circa 24 - 40 Volt e, una volta collegati in parallelo tra di loro, le varie correnti si sommano e vengono convogliate all'inverter, che è un apparecchio elettronico che trasforma la corrente continua generata dai pannelli, in corrente alternata a 220 Volt utilizzabile nell'impianto di casa o per l'immissione nella rete Enel per la compensazione.

Il rendimento di questi pannelli fotovoltaici va dal 6 al 10 % circa, ma, nei primi due mesi di vita, il rendimento diminuisce di circa il 20 %, per poi rimanere stabile, con un degrado delle prestazioni che deve essere garantito, e non deve superare il 20 % nei primi 20 anni di funzionamento.

In ogni caso la potenza di questi moduli la si calcola proprio considerando immediatamente la perdita iniziale del 20 %, quindi, durante i primi mesi di vita, la resa di un pannello venduto con potenza di 40 Watt, in realtà è di 48 Watt, fino a stabilizzarsi effettivamente sui 40 W dopo i primi mesi di funzionamento.



Da un punto di vista di 'costo energetico per la natura' il pannello fotovoltaico in silicio amorfo è il prodotto che si difende meglio, in quanto, necessitando di un quantitativo abbastanza basso di energia per essere prodotto, riesce a restituire in pochi anni l'energia che è stata usata per produrlo, e riesce a generarne fino a 10-12 volte di più, nell'arco della sua vita. Questo è un dato molto importante da un punto di vista prettamente 'ecologico', in quanto spesso si rischia di produrre e utilizzare dei prodotti che hanno consumato più energia per venire prodotti, di quanta ne riescano a restituire, e questo alla natura può anche non fare piacere....



Il rovescio della medaglia è che purtroppo, avendo un basso rendimento rispetto agli altri modelli di pannelli fotovoltaici, occorre installarne un numero abbastanza alto ( questo ovviamente NON pregiudica il discorso di costo energetico appena fatto ), ma comunque, disponendo di un tetto abbastanza ampio, il problema è risolto, e comunque si risparmia anche economicamente, visto che in pratica il costo per ogni Watt producibile con questa tecnologia è del 25-40 % inferiore rispetto alle altre tecnologie fotovoltaiche.

Un altro vantaggio molto importante dei moduli a silicio amorfo è legato al fatto che, durante le giornate nuvolose, ombreggiate, o nelle ore serali e mattutine, si ottengono dei rendimenti superiori anche dell'8-15% rispetto alle tecnologie mono e poli-cristalline, in quanto questa tecnologia riesce a sfruttare anche questi momenti particolari.

Se ne deduce quindi che i pannelli solari a silicio amorfo sono particolarmente indicati per le zone dove spesso c'è la presenza di nuvole o ostacoli fisici che generano ombre.



I pannelli fotovoltaici in silicio amorfo da noi commercializzati sono essenzialmente di due tipi, differiscono solo per le tensioni in uscita: una più adatta per generare corrente elettrica da reimmettere nella rete Enel, e l'altra invece più adatta per costruire un impianto laddove l'Enel invece non arriva ( o non lo si vuole più utilizzare ), ad esempio per case di campagnia o ad uso saltuario.

In pratica i pannelli fotovoltaici per interscambio con l'Enel hanno tensioni in uscita elevate ( circa 42 Volt ), questo per diminuire le perdite di energia, in quanto tale perdita è inversamente proporzionale alla tensione, mentre è proporzionale alla corrente, quindi più alta è la tensione e più la corrente è bassa, per cui diminuisce anche la perdita energetica.

Mentre i pannelli fotovoltaici per impianti stand-alone ( utenze isolate o non connesse all'Enel ) lavorano a tensioni più basse ( circa 12 Volt ) perchè le batterie normalmente lavorano su tali tensioni.

Questi accorgimenti tecnici aumentano la resa generale di un impianto solare a moduli fotovoltaici in silicio amorfo, rispetto agli impianti solari a pannelli fotovoltaici monocristallini o multicristallini, ma occorre tenere presente che normalmente il rendimento del pannello fotovoltaico in silicio amorfo diminuisce di circa l'1 % ogni anno, mentre il rendimento del pannello fotovoltaico in silicio monocristallino o multicristallino rimane costante anche per 25 anni.



I pannelli fotovoltaici in silicio amorfo possono essere forniti anche senza cornice di alluminio, opzione utile nel caso in cui si voglia fare una cornice esterna unica che inglobi tutti i pannelli, o semplicemente per risparmiare, visto che la presenza della cornice non pregiudica affatto sul rendimento o sull'isolamento elettrico del modulo stesso.

L'attacco dei vari moduli al tetto avviene grazie a dei profili in alluminio presenti in ogni caso sul retro dei moduli: difatto la cornice in alluminio è utile quasi solo per estetica e per migliorare la maneggevolezza dei vari moduli.



PANNELLI FOTOVOLTAICI IN SILICIO MULTICRISTALLINO O MONOCRISTALLINO:

Queste due tipologie di moduli fotovoltaici appaiono esteticamente come tante celle quadrate, o rettangolari, affiancate sotto una lastra di vetro in una cornice di alluminio.

In pratica il modulo fotovoltaico è composto da circa 30-70 celle fotovoltaiche sin
anonymous
2008-06-14 03:06:23 UTC
Con il termine "Pannelli Solari Fotovoltaici" , da non confondere con il termine generico "Pannelli Solari" generalmente utilizzato per i "Pannelli Solari Termici" (quelli capaci di produrre acqua calda) si descrivono dei pannelli che attraverso il principio della fotovoltaica, tramite del materiale semiconduttore opportunamente lavorato, sono capaci di convertire la luce solare in corrente corrente elettrica, senza un passaggio meccanico attraverso acqua, vento, turbine, combustibili, etc. I pannelli solari forniscono però solo corrente continua, adatta ad esempio per la carica di accumulatori o per l’attivazione di apparecchi elettrici.

Per un uso più comodo e versatile sono necessarie la trasformazione in corrente alternata attraverso un inverter, e la successiva immissione nella rete elettrica pubblica; L'impianto, in latre parole, lavora "in parallelo" alla rete elettrica locale. Così facendo si risolve il problema della accumulazione, caratteristica dei vecchi impianti.





Attualmente, i costi di produzione superano ancora notevolmente quelli dell’elettricità di centrali per l’energia eolica o idrica. I vantaggi sono però allettanti, per esempio:

- La tecnica modulare decentralizzata permette la massima versatilità, dagli impianti più piccoli a quelli molto grandi.



- Non ci sono parti mobili, nessuna manutenzione, lunga durata di vita.

- Necessità di spazio minima, installazione su superfici già esistenti come tetti, gazebo, etc.





IL RISANAMENTO ENERGETICO IN 3 PASSI



1 - Ridurre le dispersioni Attraverso soluzioni specifiche e materiali idonei.



2 - Migliorare l'efficienza Attraverso una migliore progettazione e realizzazione.



3 - Ottimizzare la gestione Attraverso l'impiego intelligente delle risorse, con modalità ottimali.







Rispetto alle altre forme di elettricità ecologica, per quel che concerne l’elettricità solare devono essere rispettate alcune condizioni di riferimento: per ogni 1 kW di prestazione nominale è necessaria una superficie di ca. 8 mq, possibilmente orientata a sud; la produzione di elettricità è dipendente dalle condizioni atmosferiche, e nella stagione invernale che di solito richiede un maggior consumo, la produzione è inferiore che in quella estiva. Le irregolarità stagionali e giornaliere sono però compensate dal fatto che il sistema è in parallelo con le centrali elettriche.















Potenza della radiazione solare.







L'energia solare disponibile è diversa a seconda della località. Qui di seguito, a titolo di esempio i valori di insolazione media di alcune località:



-Milano 1372,4 kWh/mq anno



-Roma 1737,4 kWh/mq anno



-Trapani 1963,7 kWh/mq anno.



Questo dipende dalle caratteristiche morfologiche ed atmosferiche della zona.







Efficienza dell'impianto fotovoltaico





La produzione di energia tramite gli impianti fotovoltaici dipende da vari fattori, tra questi la superficie dell'impianto e l'inclinazione dei pannelli rispetto al terreno.



L'inclinazione ideale è di 30°. Per altre pendenze la perdita oscilla dal -10% per inclinazioni orizzontali (tetto piano) e -35% per inclinazioni verticali (pareti esterne).

I pannelli devono essere esposti a sud per ricevere maggiore quantità di irraggiamento solare. Orientando i pannelli verso sud-est o verso sud-ovest si ottiene una perdita del -5%. E' importante anche correggere l'inclinazione in base alla propria latitudine. L'inclinazione dei pannelli deve essere aggiustata con angolo di inclinazione pari alla latitudine locale sottratta di 10° circa.







L’efficienza di trasformazione dell’energia solare in energia elettrica è fondamentale. In condizioni "standard" di insolazione, 1000 W/mq e temperatura del modulo di 25°C, l'efficienza dei moduli varia tra il 10% e il 12,5%. Tale efficienza è poi leggermente ridotta, nel totale definitivo, dal rendimento dei dispositivi necessari per trasferire l'energia prodotta dai moduli fotovoltaici. Va detto anche che nell'ultimo decennio il rendimento dei pannelli fotovoltaici è aumentato di circa il 30%.



Considerando per esempio Roma con i suoi 1737.4 kWh/mq anno: 8 metri quadri di pannelli coprono una superficie potenziale di 1737.4 kWh x 8 = 13.899,2 kWh. L'efficienza dei moduli permetterà di convertirne il 10% in energia elettrica, che considerando anche l'efficienza dei dispositivi di conversione, sarà in grado di produrre attraverso il fotovoltaico 1181 kWh annuali di corrente alternata.







Un buon compromesso potrebbe essere quello di abbinare ai pannelli solari fotovoltaici dei generatori eolici.





Alcune definizioni:

L’elemento di base è la cella solare: si tratta di piastrelle nere o blu scure con lunghezza laterale fino a ca. 10 cm, che illuminate (dal sole) creano corrente continua a una tensione (tra il lato superiore e quello inferiore) di ca. 0,5 Volt. Si trovano anche su radioline solari, calcolatrici ecc.





Pannelli o moduli solari: elementi da montare o pronti all’installazione, con copertura in vetro o materiale sintetico, composti da diverse celle solari che grazie a un collegamento in serie forniscono una tensione continua di ad esempio 12 o 24 Volt.





Fotovoltaica: principio di funzionamento delle celle solari, spesso usato anche per definire la creazione di energia con celle solari.







Direttive per gli impianti solari

Se l’elettricità solare deve contribuire al generale approvvigionamento elettrico, l’impianto deve essere allacciato alla rete elettrica perché questa può immagazzinare a basso costo l’elettricità solare irregolare (anche in modo indiretto, per esempio come l'acqua nei bacini di accumulo).



I convertitori (inverter) per l’accumulo nella rete con le necessarie attrezzature di sicurezza e protezione sono ottenibili in tutte le misure, e oggi molto affidabili. I costi degli impianti solari allacciati alla rete si riducono con l’aumento delle dimensioni dell’installazione grazie ai risparmi possibili nella progettazione, nell’acquisto di materiali e nella costruzione (effetto quantità).



Naturalmente, un luogo ben soleggiato (ad esempio un grande balcone o un tetto piano) e in caso di installazione fissa un eventuale permesso di costruzione, sono premesse indispensabili.





Esistono anche degli impianti autonomi (approvvigionamento di elettricità solare indipendente dalla rete). Questi sono installati in luoghi privi di rete elettrica, ad esempio baite e casolari di montagna, ma anche per l'alimentazione di apparati di emergenza , per l’illuminazione di strade isolate, etc. Per i periodi privi di sole (notte o maltempo) necessitano di una batteria di immagazzinamento. Le lampade, e in parte anche gli apparecchi elettronici, sono alimentabili a corrente continua; se è necessario fornire elettricità anche ad apparecchi a 220 V, è indispensabile un convertitore che, però, aumenterà il costo dell’intero impianto. La corrente elettrica degli impianti autonomi è sempre molto più costosa di quella della rete, perciò viene utilizzata solo per prestazioni energetiche non ottenibili in altro modo.









Il "Conto Energia"



Il decollo del fotovoltaico in Italia sembra essere legato soprattutto alla mancanza di tariffe incentivanti in grado di trasformare proprietari dei terreni e dei fabbricati in veri imprenditori e produttori di energia. L'applicazione di tariffe incentivate consentirebbe, come in altri paesi dove ciò è già avvenuto, una rapida diffusione delle tecnologie solari.



L'introduzione del "conto energia" è stata prevista previsto nel Dlgs 387/2003 e ha visto il decreto di attuazione nel 2005.



Cosa significa "conto energia"? Significa remunerazione differenziata per la produzione di energia elettrica dai pannelli solari. Ogni produttore di energia potrà vendere l'energia prodotta dai propri pannelli solari alle società elettriche ad una tariffa nominale più alta. Questo ha lo scopo di aumentare la redditività degli investimenti d'impresa nel settore solare. Così si sarà maggiormente incentivati ad installare i pannelli solari. Questo favorirebbe le economie di scala, la ricerca e il conseguente ribasso dei prezzi della tecnologia solare. Favorendo così la diffusione di massa del fotovoltaico.



In Germania, dove anche la diffusione del solare termico è diffusa, con un numero di pannelli per il solare termico pari a 10 volte quelli installati in Italia la cosa è ormai avviata (mentre il paese del sole preferisce pagare a caro prezzo l'acqua calda piuttosto che averla gratis. L'Italia, come numero di impianti è a pari con la Svezia, che però ha meno abitanti!).



La politica degli incentivi è stata intrapresa da tempo ed oggi gli impianti solari fotovoltaici in Germania superano i 700 MW di potenza (la stessa potenza di una centrale nucleare) rispetto ai soli 5 MW in Italia (!!!).







Domande comuni sul fotovoltaico

Che cosa sono gli impianti fotovoltaici?

Sono sistemi che esposti alla luce del sole producono direttamente energia elettrica.



Quanto costa un impianto fotovoltaico completamente autosufficiente per una tipica utenza domestica?

Un impianto per uso domestico di 3 kW costa circa 21.000 € e richiede una superficie di circa 30 mq per la sua installazione. Il Decreto Ministeriale 28 luglio 2005 ha peraltro previsto un contributo statale il cui ammontare, per i primi 10 anni, equivale alle spese sostenute per l’impianto. La durata complessiva dell’intervento pubblico è comunque di 20 anni.



Come realizzare un impianto fotovoltaico?

Per avere un sistema realizzato a “regola d’arte” è necessario rivolgersi ad un installatore qualificato.

Alcuni fra i principali installatori costituiscono il GIFI (Gruppo delle Imprese Fotovoltaiche Italia
anonymous
2008-06-14 03:05:14 UTC
Il funzionamento dei dispositivi fotovoltaici si basa sulla capacità di alcuni materiali semiconduttori, opportunamente trattati, di convertire l’energia della radiazione solare in energia elettrica in corrente continua.

Uno di questi elementi è il SILICIO, che compone la cella fotovoltaica. Più celle unite tra loro formano i pannelli fotovoltaici studiati per convertire l'energia elettromagnetica (quella che comunemente chiamiamo "luce") in energia elettrica, sfruttando le caratteristiche chimico e fisiche del materiale siliceo di cui sono composti



- I pannelli fotovoltaici sono utilizzati in quanto il loro impiego è estremamente flessibile

- i pannelli fotovoltaici permettono di ottenere energia elettrica a basso costo di esercizio
FeelY
2008-06-14 03:10:38 UTC
vai su wikipedia!!!!!


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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