anonymous
2011-07-23 04:27:13 UTC
“Se questo e un uomo” di Primo Levi e il romanzo in cui l’autore racconta la sua esperienza nei campi di concentramento, durante la Seconda Guerra Mondiale. Sottratto alla sua vita quotidiana, Primo Levi viene condotto in questo luogo di morte, costruito per annientare la dignita umana.
Il lager nazista e pensato appositamente per trasformare gli uomini in vere e proprie bestie, costretti a lottare gli uni contro gli altri per la sopravvivenza. I suoi abitanti sono obbligati ai lavori forzati, denutriti e privati persino del nome, spogliati di qualsiasi bene e divisi dalle proprie famiglie.
La vita nel lager e descritta come una realta incredibilmente alienante, in cui gli uomini e le donne subivano ogni tipo di sopruso. Torturati, costretti a soffrire ogni tipo di dolore, da quello fisico a quello mentale e morale, sempre piu massacrante, le persone si trascinano nel campo di concentramento fino a non provare piu emozioni.
E’ cosi che l’autore di “Se questo e un uomo” descrive il proprio tempo trascorso nei lager. Il romanzo e estremamente toccante, perché al di la delle crude descrizioni di cio che ha visto accadere ai propri compagni di sventura, al sangue versato, ai bisogni primari insoddisfatti, l’autore racconta di una coscienza che cerca di reagire.
Primo Levi racconta di come, in un luogo in cui la morte era una compagna di viaggio quasi desiderata, per quanto tremende erano le condizioni di vita, scopre un’incredibile forza che smuove una passione naturale e pura per la vita.
Il coraggio, la necessita di non lasciarsi andare, un amore celato dalla sofferenza, ma pur sempre esistente, lo hanno indotto istintivamente a reagire, e questa reazione ha trovato significato nella scrittura, in parole da nascondere perché, nel campo, non era concesso neppure scrivere.
Primo Levi oltre a raccontarsi, cerca di dare una spiegazione, una parvenza di ragionamento per trovare la causa che ha spinto degli esseri umani ad annullare la personalita, l’individualita e l’esistenza dei loro simili.
E quando il protagonista di “Se questo e un uomo” riesce a sopravvivere e ad uscire da Auschwitz con le proprie gambe, non riesce a lasciare la propria sofferenza dietro il filo spinato del campo di concentramento, ma se lo porta addosso, oltre, per tutto il tempo che gli resta da vivere.
Lo stile di Primo Levi e asciutto, descrittivo, molto diretto, tipico di chi ha la necessita di far arrivare immediatamente un concetto ai suoi lettori. E il pensiero di quest’uomo sopravvissuto alla piu grande sciagura della storia d’Europa, resta impresso negli occhi e nel cuore di chiunque legge questo libro.
10 punti al migliore