Domanda:
beethoven mappa e sintesi 10 punti al + rapiudo?
EmBad
2008-03-19 02:27:42 UTC
per favore ki mi manda una mappa di beethoven e una sintesi del suo pensiero la sua storia e la sua musica??? 10 punti al + rapido
Quattro risposte:
anonymous
2008-03-19 02:34:16 UTC
Ludwig van Beethoven fu battezzato il 17 dicembre 1770 a Bonn. La sua famiglia era originaria del Brabante, in Belgio. Suo padre era musicista, alla Corte di Bonn, con una spiccata inclinazione per il bere. Sua madre è sempre stata descritta come una donna dolce, modesta e premurosa. Beethoven diceva di lei che era " la sua migliore amica". La famiglia Beethoven ebbe sette bambini, ma solo tre ragazzi sopravvivranno; Ludwig sarà il maggiore dei fratelli.





Molto presto, Ludwig si interessò alla musica, e suo padre Jhoann lo istruì ai fondamenti della sublime arte giorno e notte, quando ritornava a casa, dopo le ripetizioni o la taverna. Che il bambino manifestasse il dono della musica non lasciava nessun dubbio, e suo padre Johann pensò di farne un bambino prodigio, come fosse un novello Mozart.



Il 26 marzo 1778, all'età di 8 anni, Beethoven si presentò per la sua prima esibizione pubblica conosciuta, a Colonia. Per la circostanza suo padre dicharò che il giovanetto non aveva che sei anni . A causa di ciò, lo stesso Beethoven pensò sempre di avere due anni in meno della sua effettiva età; difatti, molti anni più tardi, quando riceverà a Vienna una copia del suo atto di battesimo, pensò che si trattasse dell' atto di battesimo di suo fratello Ludwig Maria, nato due anni dopo il compositore e deceduto in tenera età.



Ma le capacità pedagogiche e musicali del padre erano limitate. Ben presto Ludwig apprenderà la musica, in modo particolare organo e composizione, grazie a musicisti famosi come Gottlob Neefe. Quest' ultimo, particolarmente, si renderà conto delle capacità straordinarie di Beethoven. Facendogli conoscere, inoltre, grandi filosofi, antichi e moderni, Neefe introdurrà il giovane Beethoven allo spirito illuministico moderno.



Solamente nel 1782, a dodici anni, Beethoven pubblicò la sua prima opera: le 9 variazioni, in do minore per piano, su una marcia di Ernst Christoph Dressler (WoO 63). L' anno seguente, nel 1783 Neefe scrisse, nella " Rivista della musica" a proposito del suo alunno: " Se continua così, sarà sicuramente un nuovo Mozart ".



Nel giugno 1784, grazie alle raccomandazioni di Neefe, Ludwig è chiamato in qualità di organista, alla corte di Maximilian Franz, principe elettore di Colonia. Il compositore ha allora 14 anni. Questo posizione gli permette di frequentare membri dell' aristocrazia Bonnense ed amici del padre. Incontra allora persone con cui avrà relazioni per tutta la durata della sua vita: il famiglia Ries, la famiglia von Breuning e l'affascinante Éléonore, Karl Amenda, il violinista Franz Gerhard Wegeler, amico medico che andrà anche a Vienna.



Nella propria famiglia, poco a poco, Ludwig sostituisce suo padre. Finanziariamente, innanzitutto, perché Johann, spesso ubriaco, è sempre meno capace di assumere il suo posto al focolare e la sua funzione di musicista di Corte. Il giovane Beethoven si sentirà responsabile dei suoi due fratelli, ed egli assumerà questa responsabilità tutta la sua vita, talvolta fino all' eccesso.



Cosciente egli anch' egli della predisposizione alla musica di Beethoven, Principe Maximilian Franz lo manda a Vienna a sue spese, nel 1787, per incontrare Mozart e rifinire la sua educazione musicale. Vienna in quel tempo è la città faro della cultura musicale.Per quanto riguarda l' incontro tra Mozart e Beethoven, esistono solamente dei testi di veridicità incerta. Mozart avrebbe detto " non dimenticate questo nome, ne sentirete parlare ".



Ma una lettera richiamò Beethoven a Bonn: sua madre è morente. L'unica persona della sua famiglia con la quale era riuscito a creare dei legami affettuosi si spegne il 17 luglio 1787.



Cinque anni più tardi, nel 1792, Beethoven riparte per Vienna, beneficiando di una rendita, assicurata dal Principe Elettore che sarebbe dovuta durare per due anni per rifinire la sua erudizione musicale. Non rivedrà mai più la sua città natale. Il suo amico Waldstein gli scrive queste parole: " ..ricevete delle mani di Haydn lo spirito di Mozart "...



A Vienna, il giovane musicista prende delle lezioni con Haydn, poi con Albrechtsberger e Salieri. Stupisce e seduce Vienna per la sua virtuosità e le sue improvvisazioni al pianoforte. Nel 1794, Beethoven compone la sua opus 1, i tre tri per Pianoforte, violino e violocello. L' anno seguente, Beethoven organizza la sua prima rappresentazione pubblica a Vienna (un' " Accademia ") durante la quale dirige le sue stesse opere. Seguirà un tour: Praga, Dresda, Lipsia e Berlino prima di partire per un concerto a Budapest.





Gli incontri che Beethoven ha a Vienna sono numerosi. Tutti gli esponenti della vita musicale e dell'aristocrazia ammirano il giovane compositore. Questi melomani saranno i più grandi mecenati e sostenitori di Beethoven. Il "Gran Mogol" , come lo definirà Haydn, si arrabbierà regolarmente con gli uni e gli altri, salvo fare poi autocritica e porgere le scuse a tutti. Il suo talento e la sua bontà d' animo scuseranno il suo comportamento eccessivo ed impulsivo.



Nel 1800, Beethoven organizza un nuovo concerto a Vienna che comprende, in particolar modo, l'esecuzione della sua prima sinfonia. Sebbene oggi consideriamo l' opus 21 classica, nella sua concezione e vicina alle sinfonie di Mozart e di Haydn, all'epoca molti ascoltatori trovarono questa composizione strana, ostentata ed eccessiva. Il genio di Beethoven che non è ancora pienamente espresso, tuttavia i bagliori del genio futuro spaventano ed inorridiscono i critici del tempo.



Solo nel 1801 Beethoven confessa ai suoi amici di Bonn il timore di diventare sordo. A Heiligenstadt, nel 1802, redige un testo celebre dove spiega la sua ribellione al dramma che vive: lui, un musicista, sta per diventare sordo! Ecco una fatalità alla quale non si augura di sopravvivere. Ma la musica lo richiama al lavoro. Ed egli scrive che dovrà esplorare, scoprire ed tramandare molti altri campi musicali. Beethoven non si suiciderà, farà conoscere poco a poco il suo handicap crescente, ed si getterà nella composizione di opere grandiose: dalle eccezionali sonate per pianoforte (in particolar modo la Tempesta e la Caccia, opus 31), la seconda e la terza sinfonia -Eroica e molte altre opere ancora.



Beethoven scrive la terza sinfonia in omaggio di un grande uomo, Bonaparte. Quest' uomo è considerato allora come il liberatore dei popoli, generato della Rivoluzione francese portatrice di speranza. Quando il Primo Console si dichiarerà Imperatore, Beethoven cancellerà rabbiosamente il nome di Bonaparte dalla dedica di questa sinfonia.



La prima interpretazione pubblica della sinfonia Eroica si terrà il 7 aprile 1805, a Vienna.



Beethoven ha peraltro finito in questo fecondo periodo la sua unica opera lirica, Leonore. La correggerà e scriverà per essa 4 ouvertures differenti. Il nome dell'opera diventerà allora Fidelio, contro la volontà del compositore. Il 20 novembre 1805 si svolgerà la prima… davanti ad un pubblico diradato di ufficiali Francesi, poiché Napoleone, alla testa del suo esercito, è entrato in Vienna per la prima volta. Tutto ciò si ripeterà nel 1809.



Negli anni seguenti, l'attività creatrice del compositore è intensa. Compone parecchie sinfonie, fra cui la Pastorale, l'ouverture Coriolano, la famosa bagatella "Per Elisa WoO 59. Ha alcuni allievi, ed anche delle allieve, che troveranno affascinante il rude maestro. Diventa inoltre suo allievo l' arciduca Rodolfo, fratello dell'imperatore, il quale diverrà ben presto anche suo amico e ben presto uno dei suoi protettori.



Nel 1809, Beethoven pensa a lasciare Vienna, seguendo l' invito di Girolamo Bonaparte. La sua amica di sempre, il Contessa Anna Marie Erdödy, lo trattiene, con l'aiuto dei suoi più fedeli ammiratori: l'arciduca Rodolfo, il principe Lobkowitz ed il principe Kinsky. Questi ultimi si impegnano a versare a Beethoven una rendita annua di 4 000 fiorini, permettendogli di vivere senza alcuna costrizione finanziaria. L'unica condizione è che il compositore dovrà non lasciare Vienna. Beethoven accetta. Questa rendita farà di lui il primo compositore indipendente. Prima di questo contratto musicisti e compositori erano dei servitori in seno ad una casa di un ricco aristocratico, sia che si chiamassero Bach, Mozart od Haydn. Domestici senza nessun diritto più degli altri, ma con il dovere di comporre e di rappresentare musica. Nasce così una nuova era per la musica: il compositore è libero di scrivere quando vuole, ciò che vuole, su ordinazione oppure seguendo la propria ispirazione.



Nel 1812, Beethoven segue delle cure termali Teplitz, e redige una ardente lettera all' " Immortale Amata ". Questa lettera, che fu ritrovata in un cassetto segreto, dopo la morte del musicista, assieme al testamento di Heiligenstadt, non ha tuttora finito di suscitare dibattiti, ricerche e supposizioni dei biografi del musicista. A turno, quasi tutte le sue amiche ed allieve sono state proposte come destinatarie di questa lettera, ma, a meno che non si trovi un nuovo documento, così come talvolta succede talvolta nelle aste o una collezione privata, è molto probabile che l' amore di Beethoven rimanga un giusto segeto per sempre.



Alla fine del luglio 1812, Beethoven incontrerà Goethe, per iniziativa di Bettina Brentano. I due grandi uomini si ammirano ma non si comprendono. Il compositore trova il poeta - consigliare troppo servile, e questo ultimo disse che Beethoven è " persona completamente indomabile ". Beethoven ammira Goethe, e metterà in musica parecchie sue poesie. Beethoven penserà sempre con rammarico di non essersi compreso con Goethe.



Purtroppo, uno dei suoi protettori, il principe Lobkowitz, ebbe in quel periodo gravi difficoltà finanziarie,
max
2008-03-19 09:34:16 UTC
questo è uno dei siti più completi, interamente dedicato al compositore
hello.kitty1979
2008-03-19 09:47:58 UTC
Ludwig van Beethoven (/luːtvɪç fan ˈbeːthoːfn/; Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore e pianista tedesco. La sua opera si estende cronologicamente dal periodo classico agli inizi del romanticismo. Ultimo grande rappresentante del classicismo viennese (dopo Gluck, Haydn e Mozart) Beethoven preparò l'evoluzione verso il romanticismo musicale ed influenzò tutta la musica occidentale per larga parte del XIX secolo. Personalità inclassificabile («Voi mi avete dato l'impressione di essere un uomo con molte teste, molti cuori, molte anime» disse di lui Haydn verso il 1793)[1], la sua arte si espresse in tutti i generi, e benché la musica sinfonica fosse la fonte principale della sua popolarità universale, è nelle opere per pianoforte e nella musica da camera che il suo impatto fu più considerevole.

Superando attraverso una ferrea volontà le prove di una vita segnata dal dramma della sordità, che celebra nella sua musica il trionfo dell'eroismo e della gioia quando il destino gli prescriveva l'isolamento e la miseria, ha meritato nei primi anni del Novecento la celebre affermazione dello scrittore e Premio Nobel Romain Rolland «Egli è molto avanti al primo dei musicisti. È la forza più eroica dell'arte moderna.»espressione di una fede inalterabile nell'uomo e di un ottimismo volontario, dedicando la creazione musicale come azione di un uomo libero e indipendente. L'opera di Beethoven ha fatto di lui una delle figure più significative nella storia della musica.

1770 – 1792: emerge il genio

Le origini e l'infanzia

La famiglia di Ludwig van Beethoven era di modeste condizioni e perpetuava una tradizione musicale da almeno due generazioni. Il nonno paterno, che si chiamava anch'egli Ludwig van Beethoven[3] (Malines, 1712 – 1773) discendeva da una famiglia fiamminga di contadini e lavoratori manuali originaria del Brabante. La particella «van» non ha dunque origini nobiliari e la parola «Beethoven» deriva con ogni probabilità dalla regione olandese Betuwe situata nella Provincia di Gheldria[4]. Uomo rispettato e buon musicista, si era trasferito a Bonn nel 1732, diventando Kapellmeister del Principe elettore di Colonia e sposando nel 1733 Maria Josepha Pall. Suo padre, Johan van Beethoven (1740 – 1792) era musicista e tenore alla Corte dell'Elettore. Uomo mediocre e brutale, dedito all'alcool, educò i suoi bambini con grande rigore. La madre, Maria Magdalena van Beethoven, nata Keverich (19 dicembre 1746 – 1787) era nativa di Ehrenbreitstein, nei pressi di Coblenza ed era la figlia di un cuoco dell'Elettore di Trèves. I suoi antenati, con ogni probabilità, provenivano dalla Mosella con radici croate. All'età di 16 anni, nel 1762 andò sposa a un servo e cameriere del Principe elettore di Trèves, chiamato Laym, e da lui ebbe un figlio che morì abbastanza presto. A soli 18 anni, nel 1764, rimase vedova. Tre anni più tardi, il 12 novembre 1767, contrasse un secondo matrimonio con Johan van Beethoven, e il 2 aprile 1769 venne battezzato il loro primo figlio, Ludwig Maria van Beethoven, che morì dopo appena sei giorni. Il 17 dicembre 1770 nella Remigiuskirche (Chiesa di San Remigio) di Bonn il suo terzo figlio – il secondo del loro matrimonio – venne battezzato e registrato con il nome di "Ludovicus van Beethoven" nel libro di battesimo. La sua data di nascita, generalmente accettata al 16 dicembre 1770, allo stato attuale non è possibile documentarla con certezza.

L'amico d'infanzia Franz Gerhard Wegeler scrisse nelle sue memorie: «Il nostro Ludwig era nato il 17 dicembre 1770»[5]. Il nipote Karl nei Quaderni di conversazione del 1823 scrisse: «Oggi è il 15 dicembre, il tuo giorno di nascita, per quanto ne so; solo non posso essere sicuro se fosse il 15 o il 17, perché non ci si può fidare dell'atto di battesimo»[6]. Quando era diventato adulto, Beethoven credeva di essere nato nel 1772, dicendo agli amici che quello battezzato nel 1770 era il fratello più vecchio Ludwig Maria. Qualche biografo asserisce che suo padre cercava di farlo passare di età molto giovane per fare di lui un bambino prodigio simile a Mozart, ma questa probabilità è stata molto discussa. I bambini in quel periodo venivano battezzati solitamente il giorno dopo la nascita effettiva, ma non esistono prove documentate che ciò sia avvenuto nel caso di Beethoven. Si conosce che i suoi familiari e l'insegnante Johann Albrechtsberger celebravano il suo compleanno il 16 dicembre. La sua casa natale, detta Beethoven-Haus, oggi un museo, è situata in Bonngasse 20. Dal secondo matrimonio Maria Magdalena avrà altri cinque figli, dei quali soltanto due raggiungeranno l'età adulta e avranno un ruolo molto importante nella vita di Beethoven; Kaspar Anton Karl (battezzato l'8 aprile 1774 – morto nel 1815) e Nikolaus Johann (battezzato il 2 ottobre 1776 – morto nel 1848). Descritta come donna di carattere dolce ma con frequenti cadute depressive, ella venne inizialmente amata dai figli, che in seguito la cancelleranno dal loro ricordo.[7]

Non passò molto tempo prima che Johan van Beethoven individuasse il dono musicale dei figli e tentasse di realizzare le loro doti eccezionali traendone il meglio per sé soprattutto dal lato economico. Pensando a Mozart bambino, esibito anch'esso dal padre in concerto attraverso tutta l'Europa una quindicina di anni prima, intraprese fin dal 1775 l'istruzione musicale di Ludwig e, dinanzi alle sue disposizioni eccezionali, tentò nel 1778 di presentarlo come virtuoso di pianoforte attraverso la Renania, da Bonn a Colonia. Ma dove Leopold Mozart aveva dato prova di sottile pedagogia nell'educazione dei figli, Johan van Beethoven sembra essere stato capace soltanto di autorità e brutalità: pare che spesso, completamente ubriaco, costringesse Ludwig ad alzarsi da letto a tarda notte, ordinandogli di suonare il pianoforte o il violino per i suoi amici. Il tentativo di trasformare Ludwig in un bambino prodigio non ebbe esito, se si eccettua un viaggio nei Paesi Bassi nel 1781[8]. Parallelamente scorreva tumultuosa la sua istruzione generale: il padre lo affidò dapprima a tale Tobias Pfeiffer, suo compagno di interessi alcolici più che musicali, e successivamente all'organista di corte Aegidius van der Aeden, al violinista Franz Georg Rovantini, cugino della moglie Maria Magdalena, al francescano Willibald Koch. Secondo alcune testimonianze Beethoven divenne anche allievo, dal 1781, del Kapellmeister di Colonia Andrea Luchesi. L'amicizia, iniziata sin dai tempi dell'infanzia, con il medico Franz Gerhard Wegeler (1765–1848) gli schiuse le porte nella casa della famiglia von Breuning, ai quali fu attaccato per tutta la vita. Helene von Breuning era la vedova di un consigliere di corte, e richiedeva un insegnante di pianoforte per i propri figli. Ludwig, definito da Wegeler nelle sue memorie spesso stravagante e scontroso, venne trattato come un componente della famiglia, si ritrovò a perfetto agio e si mosse con disinvoltura in un ambiente intellettuale, fine e cordiale, dove si discuteva di arte e letteratura, e dove la sua personalità aveva modo di svilupparsi con pienezza. Il giovane Ludwig divenne inoltre allievo del musicista e organista di corte Christian Gottlob Neefe e compose, tra il 1782 e il 1783, le sue prime opere per pianoforte, le Nove Variazioni su una Marcia di Dressler WoO 63, pubblicate a Mannheim[9] e le tre Sonatine dette all'Élettore che segnano simbolicamente l'inizio della sua produzione musicale.

Il mecenatismo di Waldstein e l'incontro con Haydn

Nel 1784 viene nominato nuovo Principe elettore l'arciduca Maximilian Franz d'Asburgo, fratello dell'Imperatore Giuseppe II e Gran Maestro dell'Ordine Teutonico che, dopo aver abolito la tortura e promesso una riforma giudiziaria, si occupa della nomina del nuovo Kapellmeister. Aumentò lo stipendio a Johan van Beethoven, nonostante avesse ormai perso quasi completamente la voce, e nomina Ludwig, diventato ormai suo mecenate al ruolo di secondo organista di corte con uno stipendio annuo di 150 fiorini. Nel 1789 s'iscrive all'Università di Bonn, fondata tre anni prima, per soddisfare quelle curiosità intellettuali indispensabili per chi, come lui, non si sente uno stipendiato di corte ma un artista indipendente. Beethoven venne notato dal conte Ferdinand von Waldstein e il suo ruolo si rivelerà determinante per il giovane musicista. Portò Beethoven una prima volta a Vienna nell'aprile 1787, soggiorno durante il quale avrebbe avuto un incontro fugace con Mozart[10]. Ma soprattutto, nel luglio 1792, presentò Beethoven a Franz Joseph Haydn il quale, appena reduce da una tournée in Inghilterra si era stabilito a Bonn. Dopo un concerto tenuto in suo onore, impressionato dalla lettura di una cantata composta da Beethoven (probabilmente quella sulla morte di Giuseppe II WoO 87 o quella sull'arrivo di Leopoldo II) pur essendo conscio e lucido sulle carenze avute sulla sua istruzione, Haydn lo invitò a proseguire gli studi a Vienna sotto la sua direzione. Cosciente di ciò che rappresentava, a Vienna, l'insegnamento di un musicista della reputazione di Haydn, e quasi privato dei suoi legami familiari a Bonn (sua madre era morta di tubercolosi nel luglio 1787, seguita in settembre da quella della sorella di appena un anno. Suo padre, devastato dall'alcoolismo, era stato messo in pensione nel 1789 ed era incapace di garantire la sussistenza della famiglia). Beethoven, che di fatto si assume il compito di essere a capo della famiglia a tutela dei fratelli Kaspar e Nikolaus, è costretto ad accettare. Con il permesso dell'elettore – che gli promette in ogni caso di conservargli il posto da organista e lo stipendio – e raccolti in un album gli auguri degli amici, tra i quali la ventenne allie
anonymous
2008-03-19 09:32:14 UTC
http://it.wikipedia.org/wiki/Beethoven guarda qui...ciao 10 pt


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